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Proponiamo di seguito in lettura un post di Giacomo Barbieri, a presentazione dei temi che tratteremo nel corso del webinar “Intercettare le condotte rilevanti per qualificare i reati di bancarotta nel nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.” il 25 novembre prossimo.

Per informazioni e iscrizioni:

Nella foto: un comune feticista di libri contabili e sociali che li sottrae giusto un attimo prima che finiscano nelle mani del curatore fallimentare.

Il fallito ha 3 giorni di tempo per consegnare tutta la documentazione al curatore. Il tempo è strettissimo per garantire che il curatore possa esaminare una situazione cristallizzata. Statisticamente, tuttavia, è piuttosto frequente che il curatore rinvenga una denuncia di furto o di smarrimento/distruzione accidentale al posto delle scritture contabili, dei libri sociali e degli altri documenti che consentono di ricostruire la vita aziendale.

bancarotta

I più maliziosi (che tra noi ci sono sempre) potrebbero pensare a una scelta strategica del fallendo per deviare una possibile imputazione per bancarotta fraudolenta in una più gestibile bancarotta semplice documentale, e per togliere mezzi di prova decisivi per le azioni di responsabilità.

Con l’introduzione della fattura elettronica, della centrale rischi di banca d’Italia, dell’anagrafe dei rapporti finanziari, del cassetto fiscale, della digitalizzazione dei rapporti bancari e dell’utilizzo diffuso delle PEC è cambiato qualcosa?

In realtà sì, e tanto. La mancata disponibilità delle scritture contabili e dei documenti non impedisce più al curatore di ricostruire le vicende societarie con un livello di dettaglio sufficiente a determinare le cause e circostanze del dissesto, intercettare fatti penalmente rilevanti e avviare azioni di responsabilità o altre azioni revocatorie e recuperatorie.

Stando così le cose dovremmo concludere che il gioco si ribalta: da parte del fallendo e dei professionisti che lo assistono dovrebbe essere rivalutata la possibilità di “raccontare al curatore la propria versione delle vicende aziendali”, nella speranza che questa risulti convincente e che quanto meno consenta di escludere intenti fraudolenti.

Di questo e altro parleremo il 25 NOVEMBRE al webinar online dedicato ai reati di bancarotta.

Giacomo Barbieri