Articolo di Giacomo Barbieri, Barbieri & Associati Dottori Commercialisti
Mentre prosegue il dibattito sui requisiti di esperienza necessari per l’accesso all’elenco degli esperti, con le recenti sollecitazioni al Ministero di Giustizia di due sindacati (Unione Giovani e ADC) e gli interventi dei presidenti di alcuni Ordini molto rappresentativi (Milano, Torino, Bari), con ACEF stiamo continuando l’attività di formazione e “allenamento” degli esperti indipendenti (o sarebbe meglio chiamarli negoziatori, o meglio ancora compositori?).
Lunedì 7 febbraio si tiene il terzo incontro di approfondimento dedicato alla compilazione e all’analisi critica della check-list contenuta nel decreto dirigenziale.
Contenuto
- Valutare l’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili del debitore
- Stimare le conseguenze delle inadeguatezze rilevate e la concreta possibilità di risolverle durante la composizione negoziata
- Valutare l’attendibilità per il caso specifico del rapporto DEBITO/MOL a spiegare le probabilità di risanamento e il percorso di risanamento più idoneo
- Analizzare i crediti erariali
- Definire i KPI da tenere sotto osservazione
- Riesaminare le risposte del debitore
- Compilare la sezione riservata all’Esperto
- Terza valutazione delle probabilità di successo e identificazione dei fattori critici: ci sono le condizioni per invitare i creditori al tavolo negoziale?
Dalla disamina della checklist dovrebbero emergere rassicurazioni e conferme sulle concrete possibilità di successo del percorso di composizione negoziata. E’ quindi naturale che, a seconda dell’obiettivo ultimo della proposta del debitore, assumano maggiore rilievo alcuni punti rispetto ad altri. Un buon advisor dovrebbe usare la checklist per trasmettere coerenza complessiva e solidità del progetto di risanamento. Un buon esperto dovrebbe riuscire a cogliere, tra i tanti dati, i segnali di fragilità e di pericolo.
Ricordo a tutti che è possibile iscriversi all’intero percorso anche in corsa, recuperando i primi due incontri sulla piattaforma on-demand di ACEF. Sottolineo comunque che partecipare in prima persona alle simulazioni organizzate da Ana Uzqueda e Cesare Bulgheroni è molto più utile e coinvolgente.
Nei prossimi lunedì pomeriggio svilupperemo ancora il caso simulato che ci accompagna dal primo incontro per arrivare all’apertura del tavolo negoziale con i creditori, alla gestione dell’impresa nel corso della composizione e infine alla vendita dell’azienda.
Per concludere, ricordo a tutti gli aspiranti esperti (o a chi voglia fare l’advisor capendo meglio come funzioni una composizione negoziata) che sulla piattaforma on-demand di ACEF è disponibile il corso di 55 ore conforme al programma ministeriale in un formato fruibile in completa autonomia nei giorni e orari desiderati. Non ha la stessa godibilità di una serie su Netflix solamente perché è indispensabile documentare scrupolosamente la presenza e fare i test di apprendimento…
Possiamo dire con soddisfazione che il corso base è stato “validato”, in quanto già diversi colleghi che lo hanno seguito sono sul campo come esperti nominati alla CCIAA di Milano, Torino, Roma, Firenze, Perugia e probabilmente anche su altre piazze!